"Frontex e le risorse di cui dispone...il controllo delle frontiere...reinsediamento e ricollocazione". Queste sono state solo alcune delle parole chiave sulle quali si sono confrontati i Capi di Stato e di governo europei durante il Consiglio europeo straordinario sulla migrazione.
Cerchiamo di fare un pò di chiarezza.
Frontex può eseguire operazioni di ricerca e di soccorso?
Sì e lo fa già. Il ruolo di Frontex è dare sostegno agli Stati membri per un controllo efficace delle frontiere nella Regione mediterranea e al tempo stesso salvare vite umane nel corso di tali operazioni.
L’Articolo 3 dello stesso Regolamento specifica inoltre che:"Le misure adottate ai fini di un operazione marittima sono attuate in modo da assicurare in ogni caso l’incolumità delle persone intercettate o soccorse, delle unità partecipanti o di terzi".
Inoltre, il Regolamento che istituisce Frontex specifica che lo stesso deve rispettare e attuare gli obblighi di diritto internazionale in materia di ricerca e soccorso. L’obbligo di assistere le persone in pericolo è sancito dal Diritto Pubblico Internazionale ed è vincolante per tutti gli Stati membri e per Frontex.
Frontex può aumentare le risorse, o modificare il piano operativo di un operazione?
I dettagli delle operazioni congiunte, comprese la zona operativa e le risorse necessarie, sono concordati tra Frontex e lo Stato ospitante, sulla base delle richieste di assistenza formulate dallo Stato membro ospitante. Ne consegue che i cambiamenti relativi alla zona operativa, o alle risorse di un operazione devono anch'essi essere concordati tra Frontex e lo Stato membro ospitante.
Il controllo delle frontiere esterne può aver luogo anche in alto mare?
Certamente. A norma del Codice Frontiere Schengen (Regolamento n. 562/2006) gli Stati membri sono tenuti a controllare le frontiere esterne. Il Codice Frontiere Schengen non limita geograficamente i luoghi "in mare" in cui gli Stati membri, con il sostegno di Frontex, possono esercitare la sorveglianza.
Ai sensi del Diritto Internazionale (Articolo 33 della Convenzione sul Diritto del Mare), uno Stato costiero può esercitare i poteri di controllo delle sue frontiere marittime non solo per le proprie acque territoriali, ma anche nella zona contigua (che si estende per 24 miglia nautiche al di là delle acque territoriali). Inoltre in alto mare una nave pattuglia di uno Stato costiero può controllare le navi straniere in accordo con lo Stato di cui la nave batte bandiera o, in alcuni casi, anche in assenza di tale accordo.
Di quali risorse può disporre attualmente Triton, l'Operazione congiunta di Frontex?
Il bilancio dell'Operazione congiunta Triton per il 2015 è di 18.250,000 Euro. Le spese operative mensili sono pari a circa 2,9 milioni di Euro. La durata prevista dell'operazione si estenderà almeno fino alla fine del 2015.
Attualmente partecipano 21 Stati membri con risorse umane (65 agenti distaccati in totale) e risorse tecniche (12).
Attrezzature tecniche:"4 aeromobili ad ala fissa, 1 elicottero, 4 navi di pattuglia in mare aperto, 1 nave di pattuglia costiera e 2 motovedette".
Risorse umane:"65 persone/mesi in totale".
Nb:Per visionare il file integrale cliccare nel link sottostante.
Link:
http://ec.europa.eu/italy/news/2015/20150424_faq_consiglio_europeo_migrazione_it.htm
Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.