La politica di concorrenza Ue:"Cosa non si può non sapere".

Nata con il Trattato di Roma nel 1957,la Politica di Concorrenza dell'Unione europea aveva lo scopo di introdurre delle regole che disciplinassero il mercato europeo e garantissero a tutti i consumatori i vantaggi del libero mercato.

In cosa consiste la politica di concorrenza?

La politica di concorrenza è utile affinché le imprese sul mercato giochino in maniera leale le proprie carte imprenditoriali. Questa "sfida" corretta delle imprese porta benefici sia al mercato in generale,soprattutto per quanto riguarda la qualità dei prodotti offerti,che ai consumatori,i quali avranno la possibilità di scegliere,tra una varietà di prodotti,quelli con un rapporto qualità/prezzo migliore.

L'esperienza acquisita nel mercato interno si potrà quindi rivendere sul mercato mondiale,piazzando i prodotti europei in maniera concorrenziale rispetto a quelli dei Paesi terzi.Si tratta di un processo virtuoso che verrà regolato dalle Istituzioni europee in collaborazione con le autorità nazionali.

La politica di concorrenza europea:"Una competenza esclusiva dell'Ue".

L'Istituzione maggiormente implicata nell'elaborazione e preservazione della politica di concorrenza sarà la Commissione europea.Essa, nella veste di Garante dei Trattati e della legislazione europea e in collaborazione con le autorità nazionali, applicherà direttamente la legislazione sulla concorrenza,controllando in particolar modo che le imprese non creino intese per ripartirsi il mercato e vigilando sugli aiuti di Stato che potrebbero apportare un beneficio alla singola impresa,ma danneggiarne altre all'interno del mercato europeo. In caso di violazione delle norme la Commissione ha e avrà il potere di sanzionare l'impresa imputata.

Le azioni della Commissione europea sulla concorrenza sono disciplinate dal Capo VII del TFUE e si concentrano in particolare su:

-Lotta contro i cartelli;

-Prevenzione dell'abuso, da parte delle imprese dominanti, del loro potere di mercato in qualsiasi settore o in qualsiasi paese europeo;

-Il controllo delle concentrazioni proposte;

-Il controllo degli aiuti di Stato per settori e imprese che presentano rischi di distorsione della concorrenza;

-Un guardiano al servizio del consumatore.

Dal 1962 Bruxelles indaga sui casi di violazione delle norme sulla concorrenza,con il potere di sanzionare l'impresa che violi le norme Ue con multe fino al 10% del fatturato dell'Azienda imputata. Un caso molto sentito dall'opinione pubblica e giornalistica è stato quello Microsoft al quale da diversi anni,dal 2004 ad oggi, sono state recapitate diverse multe per abuso di posizione dominante.

Anche il colosso Google è finito sul banco degli imputati dell'Antitrust europea.L'accusa principale è stata quella di dare troppo spazio pubblicitario a servizi offerti dalla Società statunitense di Mountain View,limitando la visibilità dei servizi concorrenti.  

Di recente è stato siglato un Accordo tra le parti per evitare ulteriori sanzioni.

Agire da cittadini attivi nella politica per la concorrenza leale

La concorrenza può essere limitata in qualsiasi situazione ci si presenti nell'ambito del commercio. Per questo motivo qualora si ritenga che un impresa agisca in maniera scorretta sarà possibile informarne,o denunciare il fatto alle autorità garanti per la concorrenza e la Commissione europea stessa.

Se si intendesse segnalare una violazione  bisognerà distinguerla tra quella che riguarda soltanto un singolo Stato membro e quella che riguarda almeno 3 Stati membri. Nel primo caso bisognerà contattare l'autorità nazionale. Nel secondo caso sarà possibile informarne direttamente Bx.

Se invece si fosse direttamente danneggiati da una pratica sleale di concorrenza sarebbe possibile denunciarne il fatto alla Commissione europea seguendo le istruzioni in merito ai requisiti giuridici da soddisfare per considerare violazione un'azione di presunta concorrenza sleale.

Inoltre sarà possibile chiedere informazioni al Centro europeo per i Consumatori della Commissione europea (ECC-NET),che ha il compito di informare,assistere il cittadino in caso di reclamo e di controversie e monitorare la rete ECC-NET.

Proprio ieri è stato presentato il Rapporto dell'Eurobarometro sulla soddisfazione da parte degli stakeholders del servizio offerto dalla DG Concorrenza della Commissione europea e dell'impatto della politica di concorrenza nelle loro attività. I risultati hanno mostrato un 74% di cittadini soddisfatti della politica di concorrenza,tuttavia bisognerebbe colmare il gap di concorrenza in materie come energia, trasporti, settore farmaceutico e comunicazioni.

Per saperne di più:

Sito della Direzione Generale Concorrenza

Scarica l'approfondimento sulla politica di Concorrenza UE

Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.

 

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