La ripresa economica dell'Unione europea,iniziata nel secondo trimestre del 2013,è rimasta modesta e le recenti previsioni sul Pil nell'Ue sono state riviste al ribasso.Nonostante tutto,però,l'occupazione nell'Unione europea ha dato segni deboli,ma costanti di crescita dalla metà del 2013,in base all'ultimo numero di Employment and Social Situation Quarterly Review. L'occupazione è aumentata nella stragrande maggioranza degli Stati membri,inclusi i Paesi con tassi di disoccupazione molto elevati quali Grecia, Spagna e Portogallo.
Questo miglioramento ha interessato inoltre un ampia maggioranza di settori…l'aumento più significativo si è registrato in quello dei servizi.
Tutti i tipi di occupazione sono dunque in fase di crescita e non è quindi soltanto l'occupazione a tempo determinato e parziale ad essere interessata,ma anche quella permanente e a tempo pieno.Il ritorno a livelli di disoccupazione,pari a quelli precedenti alla crisi,tuttavia,si è rivelato più lento di quanto auspicato.
Tanti restano,di fatto,i problemi irrisolti,in particolare la disoccupazione di lunga durata e le scarse opportunità di lavoro per i giovani dai 15 ai 24 anni e i giovani adulti di età compresa tra i 25 e i 39 anni.
Il tasso di disoccupazione dei giovani,che pure ha subito una riduzione significativa nell'Unione europea,è rimasto molto elevato.La disoccupazione di lunga durata rappresenta un problema sempre più grave nell'Ue.Nel corso del secondo trimestre del 2014,un totale di 12,4 milioni di persone,ovvero il 5,1% della forza lavoro,erano disoccupate da oltre un anno e più della metà di esse da oltre due anni.In Grecia e a Cipro i tassi di disoccupazione hanno raggiunto massimi storici.
Link: