È la Calabria il cuore della quarta tappa del Giro-E, in partenza da Scigliano e con arrivo a Camigliatello Silano, per un percorso di 81,4 Km che si conclude nel cuore della Sila. Ma prima di raggiungere il punto di partenza, si può andare alla scoperta di Reggio per visitare il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
Grazie all'importante progetto di riqualificazione avviato insieme alla Regione Calabria si è potuto ristrutturare, ampliare e riallestire uno dei Musei più rappresentativi della Magna Grecia che contiene opere come i Bronzi di Riace e costituisce uno dei motori per la crescita economica e sociale della Regione.
Il co-finanziamento Ue di 5 milioni di Euro (di cui 3,75 dal Fondo europeo di Sviluppo Regionale - FESR) e i quasi 34 milioni di Euro - stanziati da Governo, MiBACT e Regione e Palazzo Piacentini a Reggio Calabria - è tornato ad essere uno fra i più imponenti poli museali archeologici d’Italia. È il secondo museo più visitato del Sud Italia dopo quello di Capodimonte a Napoli e dopo la realizzazione del progetto ha visto passare i turisti da 122mila a 250mila l’anno.
Da qui si può fare una seconda sosta a Mileto dove l’Unione europea ha contribuito al riassetto del Parco Archeologico, l’unico esistente in Calabria e del suo Museo, che ospita il sepolcro di Ruggero I d’Altavilla. L’intervento europeo ha riguardato poi il miglioramento di alcune infrastrutture esistenti, come l’impianto di depurazione di Scigliano, il consolidamento delle banchine del porto di Vibo Valentia e gli interventi di miglioramento della Scuola media statale viale della Repubblica di Camigliatello Silano.
Altra sosta consigliata è a Cosenza, per visitare il rinnovato Castello svevo-normanno, simbolo della Città calabrese, che svetta sul Monte Pancrazio, valorizzato da Federico II di Svevia poi restaurato dai Borboni e divenuto proprietà del Comune alla fine del XIX secolo e l’ex Convento di San Domenico, edificio tardo rinascimentale, oggi complesso ristrutturato e utilizzato anche come spazio per convegni e concerti.
Ma certo non si può lasciare la Regione senza aver gustato alcune delle sue specialità DOP tra cui i salumi come la Soppressata di Calabria, la Pancetta, la Salsiccia e il Capocollo. O una particolarità locale come la Liquirizia di Calabria DOP, liquirizia fresca, essiccata o il suo estratto, che si ricava dalle coltivazioni spontanee di spontanee di ‘Glychirrhiza glabra’ nella varietà ‘Cordara’ un prodotto già conosciuto in terra calabrese dal 1600 e il Caciocavallo Silano DOP il cui nome deriva dal modo di legarlo a coppie ovvero metterlo a stagionare ‘a cavallo’ di una pertica, prodotto originario dell’altopiano della Sila.
Link:
https://europa.eu/investeu/projects/museum-renovations-bring-cultural-and-economic-benefits_it
https://opencoesione.gov.it/it/progetti/1cl203285/
http://www.iresudcalabria.it/museo.asp?id=33
https://www.ictelesiospezzanosila.edu.it/
http://www.castellocosenza.it/
https://www.cultura.cosenza.it/luoghi/complesso-di-san-domenico/
https://dopigp.politicheagricole.gov.it/scopri-il-territorio
Fonte:
Commissione europea – Rappresentanza in Italia.
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