Le misure che favoriscono l’imprenditoria tra i gruppi svantaggiati sono essenziali per contrastare l’esclusione sociale e aumentare la creazione di posti di lavoro. È questo il messaggio che emerge da ‘The Missing Entrepreneurs 2017’, una Relazione congiunta della Commissione europea e dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) resa pubblica il 5 Dicembre 2017.
Il Commissario europeo per l’Occupazione, gli Affari Sociali, le Competenze e la Mobilità dei Lavoratori, Marianne Thyssen, ha dichiarato:”Già da un pò l'Europa si sta riprendendo dalla crisi ma dobbiamo far sì che questa ripresa sia inclusiva e non lasci indietro nessuno...questa Relazione ribadisce che l’imprenditoria e il lavoro autonomo sono modi molto efficaci per includere i gruppi svantaggiati...in quanto responsabili politici dobbiamo fornire loro gli strumenti necessari, come l'accesso ai finanziamenti, la possibilità di sviluppare le competenze giuste e le occasioni per creare le reti di imprese necessarie”.
In particolare le donne, i giovani, gli immigrati, i disoccupati e gli anziani incontrano ancora grosse difficoltà nell'avviare la propria attività. Nel 2016, per esempio, solo circa il 10% delle donne lavoratrici erano libere professioniste, contro il 17,5% degli uomini. Sebbene i giovani in generale mostrino un forte interesse per il lavoro autonomo, solo il 4,1% degli occupati (tra i 15 e i 24 anni) erano liberi professionisti.
Nb:Per visionare il testo integrale consultare il link sottostante.
Link:
https://ec.europa.eu/italy/news/20171205_imprenditoria_come_strumento_integrazione_it
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.