Il 4 Ottobre 2017 la Commissione europea ha avviato piani per la riforma più sostanziale degli ultimi 25 anni delle norme Ue sull'IVA. Si tratta di un rilancio volto a migliorare e aggiornare il sistema a beneficio sia dei Governi, che delle imprese. Ogni anno oltre 150 miliardi di Euro di IVA non sono riscossi...si tratta di una grossa perdita per gli Stati membri, in termini di entrate, che potrebbero essere utilizzate per Scuole, strade e sanità.
Secondo le stime circa 50 miliardi di questi 150 totali (ovvero 100,00 Euro l’anno per cittadino dell’Ue) sono il risultato di frodi transfrontaliere sull’IVA e possono essere utilizzati per finanziare organizzazioni criminali, compresi i terroristi. Secondo le previsioni, grazie alla riforma dell’IVA proposta, questa cifra si ridurrebbe dell’80% e il sistema ne risulterebbe rafforzato e di più semplice utilizzo per le imprese, in linea con l'obiettivo della Commissione Ue di approntare un sistema dell’IVA che aiuti le Aziende europee a trarre il massimo beneficio dal mercato unico e a competere sui mercati globali.
Attualmente i costi di conformità sostenuti dalle imprese che praticano il commercio transfrontaliero sono superiori dell'11% rispetto ai costi sostenuti dalle imprese operanti solo a livello nazionale, ma si prevede che grazie alla semplificazione e all’aggiornamento dell’IVA questi costi si potrebbero ridurre di 1 miliardo di Euro.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.