Ieri il Consiglio ha trovato un accordo su un progetto di direttiva che estende il campo di applicazione dello scambio automatico obbligatorio di informazioni tra le amministrazioni fiscali,fornendo loro un importante strumento per la lotta all'evasione fiscale e per una più efficiente riscossione dei tributi.
Gli interessi,i dividendi,i saldi contabili,i proventi derivanti dalle vendite di beni finanziari e altre rendite rientrano nel campo di applicazione dello scambio automatico di informazioni.Tale proposta modifica la direttiva 2011/16/UE sulla cooperazione amministrativa nel settore dell’imposizione diretta.“Oggi abbiamo compiuto un importante passo avanti per una maggior trasparenza che segna la fine del segreto bancario nelle questioni fiscali all’interno dell’Unione Europea”,ha dichiarato Pier Carlo Padoan,il Ministro italiano dell’Economia e delle Finanze.“Abbiamo deciso di applicare all’UE il nuovo standard globale sullo scambio automatico di informazioni sviluppato dall’OCSE e approvato dal G20…questo dimostra che l’Unione europea è ancora in prima linea nella lotta contro le frodi e le evasioni fiscali transfrontaliere per il bene di tutti i cittadini”.
La direttiva 2011/16/UE fornisce già un quadro di assistenza reciproca tra gli Stati membri che permette una migliore valutazione delle imposte:”Definisce i dettagli da specificare nelle richieste di informazioni sui contribuenti e impedisce che le richieste vengano rifiutate per motivi inerenti il segreto bancario”.La stessa prevede inoltre lo scambio automatico obbligatorio di informazioni per alcune categorie di reddito che il contribuente deposita in uno Stato membro diverso da quello di residenza,delineando infine un approccio graduale per l’estensione di questa disposizione a nuove categorie di reddito e di capitale.
Fonte:Web Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea.