La maggior parte degli Europei sostiene di mangiare pesce perché fa bene. Il consumo dello stesso è in aumento, il 42% dei cittadini dell'Unione mangia pesce/prodotti dell’acquacoltura almeno una volta la settimana a casa, è dunque necessario assicurare un approvvigionamento sostenibile dei prodotti ittici sul mercato dell’Unione europea. Da un nuovo sondaggio Eurobarometro sulle scelte dei consumatori dell’Ue, per quanto riguarda i prodotti della pesca e dell’acquacoltura, emerge che gli Europei consumano prodotti ittici abbastanza regolarmente, anche se la distanza dal mare influenza la frequenza del consumo.
"Questo sondaggio ci aiuta a capire in che modo gli Europei scelgono i prodotti ittici e ci consente di usare queste informazioni per l'elaborazione delle politiche...dobbiamo garantire che i consumatori continuino a disporre di un’ampia gamma di prodotti ittici di elevata qualità tra cui scegliere, per questo motivo siamo determinati a raggiungere gli obiettivi in materia di pesca sostenibile entro il 2020", ha dichiarato il Commissario europeo per l’Ambiente, gli Affari Marittimi e la Pesca, Karmenu Vella.
Per quanto concerne i prodotti ittici gli intervistati hanno espresso una forte preferenza per l'origine regionale, nazionale ed europea (80%). Hanno anche ribadito l'esigenza di ridurre la dipendenza dalle importazioni attraverso lo sviluppo di una pesca e di un acquacoltura sostenibili nell’Unione. Il 66% ritiene che le informazioni riportate sui prodotti siano chiare e di facile comprensione, il che dimostra che le norme europee, in materia di etichettatura, funzionano.
Per quanto riguarda gli Italiani, il 30% dei rispondenti dichiara di mangiare prodotti della pesca almeno una volta la settimana a casa. Il 59% li acquista in pescheria e l'82% sostiene che ne acquisterebbe di più se il prezzo non fosse così alto. Il 43% preferisce acquistare prodotti nazionali e solo il 9% predilige i prodotti di allevamento.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.