La Commissione europea sta intensificando la sua risposta alla crisi umanitaria in Iraq. Ciò consentirà all'Ue di continuare a fornire aiuti di emergenza nelle zone recentemente riconquistate e alle famiglie sfollate nell'ultimo periodo, nonché a fornire servizi medici di emergenza per garantire assistenza ai civili feriti dai fronti di guerra alla destinazione finale di riabilitazione.
Il 12 Luglio 2017 a Washington, nel corso di una riunione ad Alto Livello sulla crisi degli sfollati interni a Mosul, il Commissario europeo per gli Aiuti Umanitari e la Gestione delle Crisi, Christos Stylianides, ha dichiarato:"La fine della campagna militare di Mosul segna l'inizio di una nuova fase di sostegno internazionale all'Iraq, che richiede il nostro fermo impegno ad assicurare condizioni di umanità durante e dopo il conflitto, affinché tutti i civili siano protetti a Telafar, Anbar ovest, Hawidja e nelle zone di sfollamento...il nostro impegno umanitario resterà fedele ai nostri principi guida umanitari".
Il nuovo finanziamento contribuirà ulteriormente a colmare le lacune esistenti tra l'assistenza fornita nelle attuali zone di sfollamento e quella offerta nelle eventuali zone di rientro e a potenziare gli interventi di matrice locale e attenti alle situazioni di conflitto volti a fornire informazioni, coordinamento e fornitura efficace dei servizi a disposizione degli sfollati interni, delle comunità ospitanti colpite dal conflitto e di coloro che fanno ritorno a casa.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.