Il 12 Aprile 2017 la Commissione europea ha investito quasi 50 milioni di Euro del Fondo europeo di Sviluppo Regionale nel proseguimento dei lavori di conservazione e restauro di questo sito simbolo dell'archeologia italiana. Si prevede che, dopo il completamento dei lavori di restauro co-finanziati dalla Politica di Coesione dell'Ue l'antica Città romana di Pompei, classificata come patrimonio mondiale dell'UNESCO, accoglierà quasi 200.000 turisti in più ogni anno.
Il Commissario europeo per la Politica Regionale, Corina Creţu, che ha visitato il progetto in Febbraio, dichiarando:"A Pompei restauriamo e preserviamo le opere d'arte del passato, ma in realtà lo facciamo per il nostro futuro, perché i nostri nipoti possano godere di questo sito unico al mondo, parte della storia e dell'identità culturale che abbiamo in comune...in più, così facendo, diamo il nostro contributo allo sviluppo economico della Campania, promuovendo il turismo e l'imprenditorialità".
Il Pacchetto di investimenti di 50 milioni di Euro finanzierà sia il consolidamento delle strutture e degli antichi edifici del sito archeologico per ripristinarne il carattere urbano, che la realizzazione di un sistema di canalizzazione e drenaggio delle acque e di altre opere di restauro e miglioramento, nonché la formazione del personale.
Contesto:
L'Unione europea ha iniziato a sostenere opere di restauro a Pompei nel periodo finanziario 2000-2006 e ha adottato il "grande progetto Pompei", finanziandolo complessivamente con 105 milioni di Euro, nel periodo 2007-2013. La decisione odierna consentirà che il progetto venga completato con i Fondi del periodo 2014-2020. I lavori di scavo del sito archeologico di Pompei, appartenente al patrimonio UNESCO, proseguono con varia intensità dal 1748. L'esposizione e tecniche di scavo inadeguate con il passare del tempo hanno deteriorato il sito.
Questo progetto ha lo scopo di arrestare e invertire il processo di deterioramento, riunendo nel contempo i vari settori in una singola area scavata. Con il sostegno dei Fondi Ue, nel 2016 il sito è stato anche reso accessibile alle sedie a rotelle.
Per ulteriori informazioni:
Piattaforma open data sulla Politica di Coesione
Fondi Strutturali e di Investimento europei in Italia 2014-2020
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Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.