Il 7 Aprile 2017 la Commissione europea, rispettando gli impegni assunti per aiutare chi vuole innovare a sormontare gli ostacoli normativi percepiti, insieme ad innovatori e utilizzatori finali, oltre che a 14 partner provenienti da autorità nazionali e regionali, Università e Centri di Conoscenza, ha firmato il primo Patto per l'Innovazione sul 'Trattamento sostenibile delle acque reflue combinando la tecnologia dei bioreattori a membrana anaerobica (AnMbR) ed il riuso dell'acqua'.
Carlos Moedas, Commissario europeo per la Ricerca, la Scienza e l’Innovazione, ha dichiarato:"Il Patto per l’Innovazione è uno strumento per un'amministrazione più moderna ed efficiente e consente agli innovatori di sormontare gli ostacoli normativi all’innovazione presenti nell’attuale quadro legislativo dell’Unione europea...l'attuazione dello stesso dimostra che la nostra istituzione sta cambiando...non ci limitiamo più a stabilire le norme, ma con un atteggiamento pragmatico e proattivo contribuiamo a raggiungere gli obiettivi strategici tramite l'innovazione".
Karmenu Vella, Commissario Ue per l’Ambiente, gli Affari Marittimi e la Pesca, ha dichiarato:"Il primo Patto per l'innovazione sull’acqua contribuisce al conseguimento di un'economia circolare, da noi fortemente auspicata...vede la luce nel momento in cui stiamo verificando il funzionamento della politica europea in materia di acque...vogliamo che la nostra politica sia più semplice da attuare e da utilizzare e il Patto per l’Innovazione ci aiuterà a raggiungere tale obiettivo".
Il Patto per l’Innovazione esaminerà le soluzioni per superare gli ostacoli percepiti, l'impatto e le conseguenze che esse potrebbero avere e valuterà quali parti interessate coinvolgere...l'Esecutivo comunitario potrebbe decidere di avviare azioni di follow-up.
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Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.