Il 14 Marzo 2017 il Parlamento Ue ha adottato la Direttiva rivista sui diritti degli azionisti presentata dalla Commissione europea nell'Aprile 2014. Il Commissario Ue Jourová ha dichiarato:"Abbiamo imparato la lezione...per un'economia europea stabile è essenziale guardare al di là dei profitti immediati e concentrarsi sui risultati a lungo termine...
...l'economia e le imprese europee trarranno benefici dalla Direttiva rivista sui diritti degli azionisti...le nuove norme Ue eviteranno l'assunzione eccessiva di rischi a breve termine, i gestori di patrimoni e gli investitori istituzionali dovranno prevedere prospettive a lungo termine e una maggiore trasparenza nelle loro strategie...gli azionisti avranno maggiori diritti, ad esempio potranno dire la loro sugli stipendi dei Direttori per garantire che le retribuzioni siano legate ai risultati".
La revisione della Direttiva sui diritti degli azionisti è stata avviata per far fronte alle carenze del Governo Societario delle Società quotate, emerse in seguito alla crisi finanziaria. Contribuirà alla sostenibilità a lungo termine delle Società dell'Ue, a migliorare l'efficienza della catena di intermediari e a incoraggiare l'impegno a lungo termine degli azionisti, i quali godranno di maggiori diritti.
Le nuove norme agevoleranno l'esercizio transfrontaliero del diritto di voto. Gli azionisti potranno dire la loro sugli stipendi al fine di garantire un rapporto più stretto tra retribuzione e risultati. La Direttiva rivista richiederà inoltre trasparenza agli investitori istituzionali e ai gestori di patrimoni in merito agli investimenti e alle politiche di impegno per le Società partecipate.
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.