Il 27 Febbraio 2017 la Commissione europea ha introdotto modifiche, con effetto retroattivo, al Programma dell'Ue per il finanziamento della Ricerca e dell'Innovazione Orizzonte 2020, per garantire che i Ricercatori che lavorano a progetti finanziati dall'Unione siano pagati almeno quanto i Ricercatori che lavorano a progetti nazionali. L'Esecutivo comunitario si era impegnato a risolvere il problema al rendersi conto che la diversità di trattamento salariale nel quadro di Orizzonte 2020, rispetto alle legislazioni nazionali, aveva avuto effetti collaterali indesiderati per i ricercatori in alcuni Paesi in cui lo stipendio base è basso.
Il Commissario europeo per la Ricerca, la Scienza e l'Innovazione, Carlos Moedas, ha dichiarato:"Abbiamo trovato una soluzione ad un problema serio finalizzata ad agevolare la partecipazione di tutti i Ricercatori dell'Ue ai progetti di Orizzonte 2020...le modifiche introdotte contribuiranno a ridurre il divario salariale tra i Ricercatori che partecipano a progetti finanziati dall'Unione europea e aiuteranno i singoli Paesi a trattenere i loro migliori talenti...in questo modo sottolineiamo la grande importanza che attribuiamo alla diffusione dell'eccellenza e a colmare il divario in tema di innovazione".
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.