La Relazione sull’attuazione della Raccomandazione del Consiglio sullo screening dei tumori del 2003, resa pubblica il 9 Febbraio 2017, ha rilevato un forte incremento dei Programmi Nazionali di screening del tumore al seno, del tumore della cervice uterina e del tumore del colon-retto.
Vytenis Andriukaitis, Commissario europeo per la Salute e la Sicurezza Alimentare, ha dichiarato:"I tumori al seno, del collo dell’utero e del colon-retto, sono responsabili del decesso di circa un quarto di milione di cittadini europei ogni anno...la diagnosi precoce e la prevenzione salvano la vita, per questo dobbiamo continuare a puntare su queste pratiche...grazie alla Raccomandazione del Consiglio e agli orientamenti per una garanzia di qualità della Commissione Ue, la maggior parte dei Paesi dell’Unione ha attuato Programmi di screening organizzati e di alta qualità...si tratta di un grande passo avanti per la salute dei cittadini".
Oggi 25 Paesi dell’Unione europea hanno Programmi di screening della popolazione per il tumore al seno, 22 per il tumore del collo dell’utero e 20 per il tumore del colon-retto. All'atto della pubblicazione della prima Relazione, 10 anni fa, erano rispettivamente 18, 17 e 12. Quasi 25 milioni di donne, tra i 50 e i 69 anni, sono state invitate ad uno screening mammografico nel corso dell’ultimo anno di riferimento e 110 milioni di uomini e donne di età compresa tra i 50 e i 74 anni, potrebbe essere oggetto di screening del tumore del colon-retto.
Oltre a sottolineare lo stato e il numero di Programmi di screening negli Stati dell’Ue, la Relazione appena pubblicata riporta una serie di indicatori essenziali per documentare la qualità dello screening.
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Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.