Il 19 Dicembre 2016 la Commissione europea ha reso pubblici i risultati di un indagine Eurobarometro e di una Consultazione pubblica dalle quali è emerso che i cittadini Ue auspicano una maggiore tutela della privacy, mentre imprenditori e pubbliche amministrazioni hanno espresso opinioni più diversificate. La maggioranza degli intervistati dall’Eurobarometro ha considerato molto importante la riservatezza delle proprie informazioni personali, delle comunicazioni online e del proprio comportamento online.
Analogo il dato secondo cui l'83% dei cittadini, nonché delle Organizzazioni di Consumatori e della società civile, ritiene importante disporre di norme specifiche in materia di e-privacy, per garantire la riservatezza nel settore delle comunicazioni elettroniche. La Consultazione ha permesso di raccogliere informazioni preziose ai fini della revisione - attualmente in corso - della Direttiva e-privacy, che verrà pubblicata dalla Commissione europea all’inizio del 2017.
Andrus Ansip, Vicepresidente Ue, Responsabile per il Mercato Unico Digitale, ha dichiarato:"Gli europei auspicano una maggiore riservatezza quando inviano messaggi e si parlano, che sia online, o attraverso i servizi tradizionali...il nostro obiettivo è rafforzare la fiducia e la sicurezza nei servizi digitali al fine di rafforzare il Mercato Unico Digitale".
Günther H. Oettinger, Commissario europeo Responsabile per l'Economia e la Società Digitali, ha aggiunto:"Vogliamo che le imprese possano utilizzare i dati e innovare, ma devono farlo rispettando la privacy delle persone...la nostra proposta troverà un punto di equilibrio tra l’esigenza di tutela invocata dai cittadini europei e la flessibilità richiesta dalla società".
Il riesame della Direttiva e-privacy integrerà il nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (RGPD) e ne amplierà il campo di applicazione estendendolo ai servizi di telefonia vocale e di messaggistica basati su Internet (i cosiddetti servizi "over-the-top"). La proposta mirerà infine a semplificare le disposizioni sui cookie nei browser, ampliando le possibilità di scelta degli utenti.
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Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.