#UEVEROFALSO:"L'Europa sta facendo fallire l'Erasmus - Sarà vero?".

In relazione ad un articolo pubblicato sul "Venerdì" di Repubblica a firma di Curzio Maltese, dal titolo "Che Bello L'Erasmus, per questo l'Europa lo sta facendo fallire", ci preme fare alcune importanti precisazioni.

L'Europa sta facendo fallire l'Erasmus?

Falso.L'Unione europea è fortemente impegnata per la promozione di borse di studio per l'apprendimento transfrontaliero - sistemi di sovvenzioni quali Erasmus e Marie Skłodowska-Curie hanno un ruolo molto importante all'interno delle azioni di supporto per l'apprendimento e la formazione all'estero. Il programma Erasmus Plus (il nuovo programma dedicato alla mobilità giovanile per il periodo 2014-2020), in tal senso, nasce per potenziare le azioni intraprese nella vecchia programmazione con azioni quali LLP, Gioventù in azione etc.La sua espansione, soprattutto in termini finanziari, (circa il 40% in più rispetto alla vecchia programmazione), darà la possibilità di finanziare la mobilità per più di un anno. Per la prima volta, infatti, le sovvenzioni potranno essere concesse per i tre cicli di istruzione superiore, dando una chance, agli studenti, triplicata rispetto al passato. Parlare dunque di fallimento è quantomeno privo di fondamento.

Tagli alla voce di bilancio del programma?

Nell'articolo si fa riferimento alla distruzione (sotto silenzio poi) del programma Erasmus attraverso i "tagli robusti" al programma. Niente di più sbagliato. Anzi, nonostante tagli di bilancio su altre linee, questo è uno dei pochi programmi che nel nuovo bilancio Ue ha conosciuto un incremento di fondi del 40% con una dotazione complessiva di circa 15 miliardi di euro.  Come già detto il bilancio è stato approvato dal Parlamento e dal Consiglio. Ora la Commissione europea sta aspettando che gli Stati membri onorino i propri impegni in termini finanziari, nei confronti non soltanto dell'Erasmus ma dell'intero bilancio UE, per scongiurare un'insufficienza di pagamenti, come avvenuto in passato.

Solo il 2% degli studenti europei può accedere al programma Erasmus?

Non sappiamo da dove l'autore dell'articolo abbia preso questo dato numerico. I dati Eurostat disponibili per il 2011-2012 evidenziano che il 10% degli studenti vive e studia in un Paese europeo diverso dal proprio, di questi,  il 5% beneficia di una borsa Erasmus. E questo numero è destinato a crescere. Si stima infatti che con il nuovo programma Erasmus Plus nei prossimi sette anni ben 4 milioni di persone, tra cui 2 milioni di studenti e 300 mila docenti, avranno l'opportunità di formarsi e acquisire competenze in uno dei Paesi aderenti al programma. 

Nessun "Sistema di prestiti" bensì una nuova garanzia per gli studenti europei:

Innanzi tutto, il sistema delle borse di studio come lo conosciamo rimane invariato. La possibilità (non obbligo) di usufruire della garanzia per i prestiti destinati agli studenti di un master è un nuovo strumento introdotto dal programma Erasmus+. Dire quindi, come cita l'articolo, che il programma si trasforma da un programma di borse di studio in un sistema di prestiti agli studenti gestito da banche private, non è corretto. Lo strumento di garanzia in questione è solo una delle azioni del programma che, tra l'altro, si rivolge a studenti che intendono iniziare e finire un intero ciclo di studi specialistici (master) all'estero. Non si tratta dunque della mera mobilità degli studenti per un periodo di tempo limitato dai 3 a 12 mesi in una struttura universitaria partner di un progetto Erasmus per il quale esiste un'azione dedicata. È bene precisare che, come dice la guida al programma, "la garanzia parziale dell'UE ridurrà il rischio per gli istituti finanziari che erogano prestiti a un gruppo che attualmente non considerano. In cambio dell'accesso alla garanzia parziale, alle banche sarà chiesto di offrire prestiti a condizioni convenienti per gli studenti in mobilità, compresi i tassi di interesse migliori del mercato e fino a due anni per permettere ai laureati di trovare un lavoro prima dell'inizio dei rimborsi".

Ritardo nei pagamenti delle sovvenzioni?

I fondi sono già in mano alle agenzie nazionali che gestiscono il programma e nella maggior parte dei casi sono già stati distribuiti agli enti destinatari delle sovvenzioni affinché questi potessero consegnarli agli studenti in partenza per un periodo di mobilità all'estero. Quindi anche la notizia dei ritardi è infondata.

Per maggiori informazioni sul programma ERASMUS+:

Sito ufficiale

Fonte:Commissione europea - Rappresentanza in Italia.

 

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