La Commissione europea sta proseguendo con la procedura di analisi dei Documenti Programmatici di Bilancio degli Stati membri che appartengono all'area Euro, un iter consolidato ormai da 4 anni. In tale contesto sono in corso contatti con i singoli Governi e ad alcuni Stati membri sono state inviate lettere di richiesta di chiarimenti. Queste ultime fanno parte della procedura e aiutano la Commissione Ue nella valutazione dei Documenti Programmatici.
Ai fini di trasparenza l'Esecutivo comunitario ha pubblicato tali lettere sul sito della DG ECFIN e noi ne forniamo la traduzione in italiano.
VALDIS DOMBROVSKIS
Vicepresidente della Commissione europea
PIERRE MOSCOVICI
Membro della Commissione europea
Bruxelles, 25 Ottobre 2016
Signor Ministro,
La ringraziamo per aver presentato il Documento Programmatico di Bilancio (DPB) per il 2017, che abbiamo ricevuto il 18 Ottobre 2016. L'Italia ha beneficiato di notevole flessibilità nel quadro delle norme del Patto di Stabilità e Crescita sia nel 2015, che nel 2016.
Parte di questa flessibilità, in particolare per quanto concerne le clausole in materia di investimenti e riforme strutturali, è stata concessa all'Italia a condizione che il Paese:
i)Si avvalesse di questa somma per aumentare gli investimenti;
ii)Continuasse con il programma di riforme strutturali;
iii)Presentasse piani credibili per riprendere il percorso di aggiustamento dal 2017.
Sulla base di questa intesa comune, nella sua lettera del 17 Maggio 2016 il Governo italiano si è impegnato a riprendere il percorso di aggiustamento verso l'obiettivo di bilancio a medio termine nel 2017, garantendo ampia conformità al braccio preventivo, che era un fattore fondamentale nell'ultima relazione, a norma dell'Articolo 126, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, sulla violazione prima facie della regola del debito nel 2015.
Da una valutazione preliminare del Documento Programmatico di Bilancio emerge che la variazione del saldo strutturale prevista nel 2017, ricalcolata secondo la metodologia concordata, è negativa e molto al di sotto della soglia dello 0,6% del PIL, o superiore raccomandata dal Consiglio il 12 Luglio 2016.
In linea con le disposizioni dell'Articolo 7 del Regolamento (UE) n. 473/2013, del 21 Maggio 2013, con la presente siamo a chiedere ulteriori informazioni su una serie di punti al fine di valutare se l'Italia soddisfi le condizioni alle quali è stata concessa ulteriore flessibilità per il 2016. In particolare necessitiamo di spiegazioni in merito alla revisione degli obiettivi e al notevole divario emergente rispetto agli impegni assunti la scorsa primavera. Il Documento Programmatico di Bilancio fa riferimento inoltre alle spese straordinarie che l'Italia sta sostenendo per i recenti terremoti e i flussi migratori.
Come sa, la Commissione europea ha riconosciuto il carattere eccezionale di tali spese in passato. Il trattamento di queste spese straordinarie si basa su disposizioni specifiche del Patto di Stabilità e Crescita e su principi attuativi approvati dal Consiglio e applicati in modo coerente. A questo proposito, abbiamo necessità di precisazioni anche in merito agli importi inclusi nel DPB da considerare come "spese straordinarie".
La Commissione intende proseguire un dialogo costruttivo con l'Italia al fine di giungere ad una valutazione definitiva. La preghiamo di inviarci le Sue osservazioni entro giovedì 27 Ottobre 2016, ora di chiusura degli uffici, per consentire alla Commissione europea di tenerne conto nel proprio esame successivo. I nostri servizi sono pronti ad assisterLa in questo processo.
Voglia gradire, signor Ministro, i sensi della nostra più alta considerazione.
Valdis Dombrovskis
Pierre Moscovici
Maggiori informazioni
Documenti programmatici di bilancio degli Stati membri dell'area euro
La versione originale della lettera (EN)
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.