La notte del 23 Agosto 2016 il Centro Italia è stato colpito da un terremoto di magnitudo 6.0 che è stato avvertito nell'area tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, con epicentro nei pressi di Accumoli, in Provincia di Rieti.
In casi di catastrofi come questo l'Unione europea è in prima linea nell'assistenza. Il portavoce per il Bilancio e le Risorse Umane, Alexander Winterstein, ha espresso le condoglianze della Commissione europea alle famiglie delle vittime. Un pensiero è stato rivolto anche a tutte le persone impegnate nelle operazioni di soccorso. Il Commissario europeo per gli Aiuti Umanitari e la Gestione delle Crisi, Christos Stylianides, ha offerto pieno supporto all'Italia. Il Centro di Coordinamento della risposta alle Emergenze (ERCC) si è messo subito in contatto con la Protezione Civile italiana per offrire aiuto e l'Italia ha chiesto ai Servizi di Gestione delle Emergenze (EMS) Copernicus di fornire mappe satellitari per valutare i danni nelle zone colpite. L'Esecutivo Ue è in contatto con le autorità italiane e il Presidente Juncker ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi.
Data la complessità crescente di un approccio integrato alla gestione delle catastrofi, è importante che l'Unione europea agevoli il coordinamento delle azioni degli Stati membri nell'ambito della Protezione Civile. Il Meccanismo di Protezione Civile dell'Ue, basato sulla condivisione delle risorse degli Stati membri, mira a rispondere tempestivamente alle emergenze che si verificano all'interno e/o al di fuori dell'Ue.
In caso di catastrofi sul territorio dell'Unione, lo Stato membro colpito può chiedere assistenza tramite l'ERCC, specificando le proprie esigenze. Può inoltre chiedere l'invio di un gruppo di esperti che lo aiuti nelle operazioni di valutazione e di coordinamento delle squadre inviate dagli altri Stati membri, o che fornisca consulenza tecnica. Il sostegno della Commissione non implica il controllo dei mezzi mobilitati dallo Stato Membro su base volontaria nel quadro del coordinamento a livello centrale e sul posto.
La dotazione finanziaria del Meccanismo di Protezione Civile dell'Ue, per il periodo 2014/2020, è di circa 368 milioni di Euro, dei quali circa 224 milioni da destinarsi alle catastrofi all'interno dell'Ue e circa 145 milioni per l'assistenza ai Paesi terzi. 112 è il Numero Unico europeo per le chiamate di emergenza, che consente ai cittadini dell'Unione, in situazioni di necessità, di mettersi in contatto con i servizi di emergenza degli Stati membri.
Il numero è operativo sul territorio di tutti gli Stati membri.
Sono attivi anche i numeri della Protezione Civile '840840 e 803555'.
Per saperne di più:
Copernicus – Mappatura (in inglese)
Protezione Civile (in inglese)
Fonte:
Commissione europea - Rappresentanza in Italia.